4 consigli per chiedere il giusto prezzo per i tuoi servizi sul web

21 Gennaio 2019

4. Non buttarti nell’indifferenziata

Questa frase la devo a Davide Pozzi (AkA Tagliaerbe): se non offri nulla di nuovo e ti conformi alle migliaia di altri professionisti sul web, senza avere alcuna Unique Selling Proposition, allora non puoi pretendere di essere trovato da quei clienti che vogliono qualcosa di diverso (e che sono quindi disposti a spendere di più).

Questo è vero soprattutto nella nostra professione.

Guardati intorno: quanta gente fa siti web? Quanti sono esperti SEO? Quanti si occupano di Google Ads e di marketing su Facebook? Che cosa hai tu di diverso rispetto a loro?

Praticare il giusto prezzo significa anche avere consapevolezza delle tue peculiarità e delle tue unicità.

Ti faccio un esempio: da quasi un anno a questa parte, ai clienti un po’ meno tech-savvy che mi chiedono “mi fai un sito vetrina?” rispondo semplicemente “e io a che ti servo? Vai su Wix e fattelo da solo, non ti servo mica io!”.

Questo perché la mia USP non è il sito web, che nel 2019 può fare chiunque, ma la mia competenza ed esperienza in comunicazione online, nella creazione di una user journey funzionale ed efficace e nella strutturazione di un piano di advertising che porti risultati al mio cliente.

Tutte cose senza le quali un sito web, che oggi sa farti chiunque, non serve più a nulla (tralasciamo poi il come lo fanno, che invece è tutt’altra storia)!

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