Dipendenza da Facebook: come la combatto

11 Ottobre 2018

Come ho combattuto la mia dipendenza da Facebook

Veniamo al punto cruciale di questo articolo: come ho fatto a combattere questa dipendenza.

Inizio subito a dire che lo step più difficile, e su cui ho speso sicuramente più tempo, è stato proprio ammettere che si trattasse di una dipendenza.

Mi dicevo: “io, che vivo di tecnologia e la comprendo così a fondo, cadere in una cosa così banale? Ma per favore!”, senza rendermi conto che invece era proprio così. E non c’è niente di cui vergognarsi.

La cosa a cui tenevo particolarmente era vincere una sfida con me stesso: ridurre l’utilizzo di questo social senza doverne uscire completamente, per dimostrarmi che sono perfettamente in grado di assumere il controllo della mia vita.

Di seguito ti racconto quali sono i passaggi che io ho intrapreso, ma ciò non significa che tu debba fare lo stesso. Ognuno ha esigenze diverse e può seguire un percorso diverso.

Il mio suggerimento è: fai ciò che ritieni giusto, fintanto che non ti racconti bugie. Ammetti di avere un problema se ce l’hai veramente.

How to Break Up with Your Phone

Nel mio caso c’è stato un libro che mi ha aperto gli occhi: How to Break Up with Your Phone di Catherine Price (in Italia pubblicato con il nome: “come disintossicarsi dal proprio cellulare”).

Quello che mi ha colpito molto di questo libro è stato lo stile dell’autrice molto scorrevole e come quest’ultima, in poche pagine, riesca a far comprendere quanto sia stupido buttare il proprio tempo davanti a uno schermo, che trascorrere momenti senza il proprio telefono è assolutamente possibile e quanto sia importante riflettere prima di prendere in mano il telefono, chiedendosi: “perchè sto per sbloccarlo? Cosa devo fare su Facebook? Ho bisogno di qualcosa di specifico?”.

PS: se decidi di acquistarlo anche tu come ho fatto io, potresti utilizzare il mio link di Amazon cliccando qui. Io riceverò una piccola percentuale sul tuo acquisto come ringraziamento.

Disinstallare Facebook dallo smartphone

Dopo aver letto il libro di cui sopra il secondo passaggio è stato meno duro di quanto mi aspettavo: disinstallare l’App di Facebook.

Si, hai sentito bene. Si può vivere anche senza. Quassù si sta una favola.

All’inizio ho sentito la cosa come una mancanza. Voglio dire: “e adesso che cosa faccio al bagno?” è stato il mio primo pensiero.

Fortunatamente l’ho risolta alla vecchia maniera: via libera alla lettura di tutte le etichette di saponi, shampoo e bagnoschiuma a portata di tiro. Poi ci ho fatto l’abitudine.

I Social Network sono entrati letteralmente di prepotenza nella nostra vita di tutti giorni al punto da darli per scontati in qualsiasi momento, ma non deve per forza essere così.

Ho quindi fatto questo passo importante e ho lasciato soltanto l’app di Messenger per comunicare con i miei amici, disattivando però sia le notifiche che il badge.

Rimuovere le icone di notifica dal computer

Il mio Facebook ha qualcosa di molto particolare rispetto a quello di tutti gli altri. Vediamo se te ne accorgi:

Lo hai notato? Ho rimosso completamente l’icona dei messaggi e delle notifiche, in quanto lo utilizzo anche per lavoro e non voglio essere disturbato in alcun modo dal pensiero che qualcuno stia cercando di contattarmi.

Se voglio controllare i messaggi, infatti, sarò io a recarmi, quando lo decido io, nell’apposita sezione Messenger di Facebook (o aprire l’App sul telefono).

Per fare questa cosa ho scaricato un piccolo software per Google Chrome che si chiama Stylebot e usato un codice che ho scritto al volo per “sovrascrivere” come Facebook viene visualizzato (se ti interessa, il codice è questo qui)

La prima scusa che le persone generalmente si raccontano per non fare una scelta del genere è: “se mi devono dire qualcosa di importante come fanno?“.

La risposta è molto semplice: ti chiamano.

Non possono o non vogliono chiamarti? Non è una cosa importante.

Sono clienti e possono avere delle urgenze? I clienti non si dovrebbero nemmeno tenere su Facebook.

Se lo fai, deve essere un piacere, non una sofferenza. Predisponi un canale di assistenza dedicato esclusivamente a loro.

Tracciare le mie abitudini: Everyday.app

Questa cosa la accennerò soltanto, perchè poi la ricoprirò in uno dei miei prossimi articoli.

Una delle cose più difficili da fare quando si stacca la spina da Facebook è trovare qualcosa per riempire il tempo ritrovato, altrimenti si rischia di finire di nuovo nel loop.

Per riempire questo vuoto, ho deciso di assumere una serie di sane abitudini per migliorare il mio stile di vita e di tenerne traccia con un Habit Tracker.

Per fare ciò usavo inizialmente Microsoft Excel, ma poi sono passato ad una piattaforma che si chiama Everyday che mi aiuta a fare proprio questo – ti consiglio di dargli un’occhiata.

Smettere di fumare, svegliarmi presto al mattino, non mangiare più le unghie, meditare due volte al giorno e leggere fino a 3 libri in contemporanea sono state soltanto alcune delle abitudini positive che mi sono creato utilizzando meno Facebook e il mio smartphone in generale.

Anche se lo volessi, ad oggi il tempo di utilizzare Facebook per più di tanto al giorno non saprei nemmeno trovarlo!

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